Il Superbonus, noto per il suo tasso agevolato del 110%, sta per subire un significativo cambiamento a partire dal 1° gennaio 2024. Questo cambiamento ha creato una situazione di grande incertezza sia tra coloro che hanno promosso questa iniziativa, ovvero il Ministero dell’Economia, sia tra i cittadini che stavano considerando di usufruirne per i lavori di riqualificazione energetica delle proprie abitazioni.

Per comprendere meglio l’impatto di questa modifica, basti considerare i dati emersi da un’analisi dell’Enea: mentre in passato il Superbonus copriva il 110% delle spese, a partire dall’anno prossimo, i cittadini dovranno investire il 70% di tali spese, il che significa che 255.000 euro dovranno essere coperti direttamente dai cittadini per i lavori.

Per quanto riguarda le soluzioni per affrontare questa situazione, si sta discutendo la possibilità di prorogare la scadenza del Superbonus, ma questa opzione comporterebbe un impatto significativo sui conti pubblici. D’altra parte, c’è il timore che l’interruzione del Superbonus al 110% possa portare alla sospensione dei cantieri in corso. La possibile soluzione potrebbe consistere in una proroga basata sullo stato di avanzamento dei lavori (Sal), richiedendo che almeno il 60% dei lavori sia stato completato.

Questa soluzione sarebbe simile a quella già applicata per le villette (Sal al 30%) e per le case Iacp (Sal al 60%). Si prevede che il Superbonus continuerà a cambiare, con una riduzione al 65% nel 2025 dopo la prima riduzione al 70% nel 2024.

È importante notare che alcune abitazioni potranno ancora beneficiare del Superbonus al 110%, come quelle situate in comuni colpiti da eventi sismici dal 2009 o nelle aree alluvionate. Inoltre, la riduzione al 70% entrerà in vigore solo dal prossimo anno per i condomini che hanno deliberato i lavori entro l’18 novembre 2022 e hanno presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata entro il 31 dicembre. Gli immobili unifamiliari indipendenti che avevano completato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022 potranno ancora beneficiare del Superbonus al 110%.

Per quanto riguarda le agevolazioni edilizie per il 2024 e il 2025, il governo sta lavorando a un bonus edilizio permanente legato alla situazione reddituale del contribuente, in linea con la direttiva Ue Casa Green, che mira a ridurre l’impatto ambientale e migliorare il tessuto urbano attraverso la riqualificazione degli immobili.

Infine, ci sono altre agevolazioni come l’Ecobonus e il Sismabonus, con aliquote differenziate in base alla tipologia di intervento e ai risultati ottenuti, e il Bonus Mobili, che verrà ridotto a 5000 euro nel 2024. Restano disponibili il Bonus Barriere Architettoniche e altre agevolazioni, ma è da notare che non è più possibile usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito, tranne per alcune categorie specifiche.