L’IMU è una tassa sugli immobili posseduti, ad eccezione della residenza principale.
L’Imposta Municipale Unica si basa sulla proprietà immobiliare e non sul reddito. È una tassa che tutti devono pagare e spesso è al centro delle discussioni politiche.
Mentre alcuni gruppi politici vogliono abolirla, altri vogliono che venga applicata solo alle seconde case, mantenendo l’esenzione per la residenza principale.
Ci sono state molte discussioni sull’esenzione per certi gruppi di proprietari, come quelli che hanno una casa dove vive l’ex coniuge o un edificio inagibile per problemi strutturali.
Attualmente, ci sono alcune proprietà che sono esenti dall’IMU:
- Residenze del personale delle Forze armate;
- Abitazioni non affittate di anziani in case di cura;
- Case assegnate dal tribunale all’ex coniuge o al genitore affidatario.
Per le coppie separate, chi paga l’IMU per una proprietà condivisa? La legge stabilisce che se la casa è assegnata all’ex moglie dal tribunale, non deve pagare l’IMU. Il coniuge che lascia la residenza coniugale non è tenuto a pagare l’IMU, ma possiede ancora metà della proprietà.
Per essere esentati dall’IMU dopo una separazione, l’ex coniuge deve informare il Comune e fornire una copia della sentenza di separazione.
L’IMU può essere ridotta del 50% se l’immobile è dato in comodato d’uso a figli o parenti di primo grado. Ci sono alcuni requisiti da soddisfare, tra cui la registrazione del contratto all’Agenzia delle Entrate e l’assenza di altre proprietà.
L’IMU può anche essere ridotta del 25% per gli immobili affittati a canone concordato o del 50% per gli edifici inagibili o di interesse storico.