La minaccia economica e immobiliare sta giungendo, questa volta proveniente dalla Cina.
I giganti del settore immobiliare cinese stanno crollando sotto il peso dei debiti, una situazione che potrebbe avere ripercussioni anche sui mercati occidentali.
Solo per fare un esempio, Evergrande, una delle società cinesi sotto i riflettori, ha accumulato debiti per un valore di ben 330 miliardi di dollari.
Ma cosa sta realmente accadendo? Perché il crollo di alcune aziende dovrebbe influenzare la nostra economia? E soprattutto, come dovrebbero reagire coloro che stanno cercando di comprare, investire o vendere immobili? E cosa dovrebbero fare coloro che già possiedono immobili?
Tutti questi interrogativi saranno analizzati in questo articolo.
Cosa sta accadendo in Cina?
La Cina è l’economia che ha registrato la crescita più rapida degli ultimi 20 anni, piazzandosi al secondo posto al mondo per il PIL, subito dietro agli Stati Uniti. Le previsioni recenti indicavano persino un possibile sorpasso a breve termine del gigante statunitense.
In passato, non era insolito vedere tassi di crescita del PIL cinese superiori al 10% per gli ultimi due decenni, ma negli ultimi 1-2 anni questa crescita ha subito una significativa frenata, stabilizzandosi attorno al 5-6%, cifra più simile a quella di altre nazioni economicamente avanzate.
Uno dei settori trainanti di questa crescita è stato proprio il mercato immobiliare, che oggi rappresenta circa un quarto del PIL del paese, secondo quanto riportato da Il Post.
La prima grande azienda a trovarsi in crisi è stata Evergrande, che nel 2021, dopo anni di crescita esplosiva dei profitti e di espansione in settori diversificati come il calcio e le automobili elettriche, ha improvvisamente dichiarato bancarotta, rivelando di essere una delle società più indebitate al mondo.
Sono iniziate proteste presso la sede centrale di Evergrande. Già dal 2021, l’azienda aveva iniziato a riscontrare difficoltà nel rimborsare i capitali agli investitori e ai creditori e nella vendita degli asset. Un altro grande collasso è stato registrato da Country Garden, un altro gigante dell’immobiliare cinese.
Inoltre, i prezzi dei nuovi immobili in Cina stanno crollando, e le transazioni immobiliari stanno diminuendo.
Perché dovremmo preoccuparci di una crisi in Cina?
Nel mondo globalizzato in cui viviamo oggi, le distanze tra i paesi hanno molto meno peso rispetto al passato. Come abbiamo imparato dalla diffusione globale del COVID-19 in poche settimane e dalla guerra in Ucraina, che ha influenzato l’innalzamento dei costi dell’energia e l’aumento dell’inflazione, anche paesi molto distanti possono avere un impatto significativo l’uno sull’altro.
Una crisi immobiliare in Cina potrebbe causare problemi a livello mondiale. Come mostrato nel video, gli investitori e i risparmiatori rischiano di non ricevere i loro soldi. Le persone perdono il lavoro, il potere d’acquisto si riduce e la capacità di ottenere prestiti diminuisce, il che a sua volta porta a una diminuzione dei consumi e degli investimenti.
Menoinvestimenti e meno acquisti significano fatturati e profitti in calo. È una spirale negativa che, prima o poi, si ripercuote sul resto del mondo, grazie alle numerose interconnessioni nell’economia globalizzata.
I cinesi investiranno di meno, viaggeranno di meno e acquisteranno meno in altri paesi, causando un declino economico e finanziario globale. Ovviamente, quanto più sono forti le connessioni, tanto più potente sarà l’impatto.
Si ripeterà quanto accaduto durante la crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti? Non possiamo predire se la storia si ripeterà in Cina come durante la crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti. Molti analisti ritengono che la Cina abbia meno collegamenti con le economie